Versione stampabile | pubblicato il 13 Aprile 2017

Presentazione Carta del Paesaggio per i Comuni di Castelnovo del Friuli e Pinzano al Tag.to

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Il Comune di Castelnovo del Friuli ci trasmette l’allegato invito per la presentazione della

CARTA DEL PAESAGGIO per i Comuni di Castelnovo del Friuli e Pinzano al Tag.to
 risultato di una pianificazione partecipata avviata oltre un anno fa in occasione delle fasi preliminari della formazione del Piano Paesaggistico del Friuli Venezia Giulia
Giovedì 13 aprile 2017 alle ore 20.30
Villa Sulis in località Costa n. 17 – Castelnovo del Friuli (PN)

Saranno presenti gli Amminsitratori, i coordinatori del progetto  e l’assessore regionale alle Infrastrutture e al Territorio del Friuli Venezia Giulia Mariagrazia Santoro.
Oltre a costruire  basi informative utili alla Regione per la pianificazione, attraverso la Carta si è cercato di costruire uno strumento utile per le politiche paesaggistiche  su scala locale, che prendendo spunto dall’esperienza francese della Charte Paysagère  potesse indirizzare le politiche territoriali dei due comuni e delle comunità di residenti. Si tratta di uno strumento condiviso che individua una serie di progetti di territorio sui quali concentrare le iniziative di progettazione e gestione del paesaggio.  Dopo 17 incontri con la popolazione è stato infatti costruito un documento di indirizzo che propone una serie di progetti di paesaggio qui di seguito riassunti:

1 Agricoltura sociale nell’ex poligono del Ciaurlec

2 La riconquista del rapporto con le acque del Tagliamento

3 La Sacile-Gemona come una linea metropolitana

4 Il museo territoriale delle guerre

5 Un progetto di natura e colture compatibili nella golena del Tagliamento

6 La rigenerazione delle zone industriali dismesse

7 La pista ciclabile per il mare

8 La riconquista delle aree agricole e collinari abbandonate

L’incontro  con l’assessore regionale Santoro permetterà di mettere a fuoco le modalità di progettazione all’interno del Piano Paesaggistico regionale caratterizzando questa esperienza non solo per il valore analitico ma soprattutto per la capacità di operare alla concreta trasformazione del paesaggio verso nuove forme colturali e di cura del territorio.