Con lo scorso 4 dicembre si è chiuso il periodo per la presentazione delle Osservazioni al Piano Paesaggistico Regionale, adottato con delibera di Giunta Regionale il 22 settembre.
Considerata la portata del tema, e la sua stretta relazione con l’attività professionale di architetti, pianificatori, paesaggisti e conservatori, la Federazione degli Ordini degli Architetti PPC del Friuli Venezia Giulia ha ritenuto opportuno definire un unico documento di osservazioni, frutto di una stretta collaborazione tra i quattro Ordini provinciali. L’analisi dello strumento pianificatorio è diventata così un’occasione di riflessione e confronto sul ruolo che la nostra professione riveste nelle dinamiche di trasformazione del paesaggio.
Ogni Ordine provinciale ha coinvolto i propri iscritti, analizzando criticità e strategie locali, ed esaminando le ricadute a livello professionale di specifici aspetti normativi.
Al di là delle osservazioni redatte su tale lettura locale, gli Ordini hanno messo in evidenza come, a fronte di un approfondito lavoro di analisi e definizione dei vincoli nella parte statutaria, permangano molte criticità in quella progettuale. Il Piano, così come adottato, manca di una chiara visione strategica dell’organizzazione territoriale futura in grado di elevare la qualità e la fruibilità dei paesaggi della Regione. Un Piano che voglia essere attuale, dovrebbe confrontarsi con una nuova definizione di Paesaggio: la Convenzione Europea e il Codice dei beni culturali invitano infatti al superamento della vecchia concezione “estetica”, che ad un “bel Paesaggio” associava una forma di tutela, espressa da un vincolo. Oggi si richiede di orientare il governo del territorio per gestire equilibratamente le esigenze di sviluppo delle attività economiche, e quelle di tutela delle caratteristiche paesaggistiche dell’intero ambito di riferimento.
In quest’ottica si è ritenuto importante considerare gli aspetti che maggiormente influiscono sull’efficacia del Piano: l’attuazione e integrazione con gli strumenti di pianificazione a livello comunale, il ruolo dei progetti integrati di paesaggio, la semplificazione delle procedure autorizzative e le prescrizioni d’uso.
Posto che l’approvazione del PPR rappresenterà il primo passo per l’attivazione di una nuova politica del paesaggio, in coerenza con i contenuti trasmessi con le osservazioni al PPR, la Federazione degli Architetti PPC del Friuli Venezia Giulia ha rinnovato la massima disponibilità a dare un contributo costruttivo alla costruzione di un efficace strumento per una migliore e consapevole gestione del territorio.
| pubblicato il 02 Febbraio 2017