Tale scelta, sofferta ma necessaria, è stata determinata dal basso numero di adesioni registrate nei 18 mesi di durata della convenzione da parte degli Architetti Italiani. L’impegno preso dal Cnappc con UNI, al pari degli altri consigli nazionali di categoria convenzionati, prevede un numero minimo di iscrizioni annuali al di sopra del quale tale convenzione non avrebbe avuto costi per l’Ente. Purtroppo, tale soglia, definita in 3.000 iscrizioni non è stata raggiunta. Alla data di chiusura, posticipata di 6 mesi su nostra richiesta, le convenzioni attive erano solamente 500.
In sede di definizione dell’eventuale rinnovo, anche a seguito del saldo economico versato, il Cnappc ha concordato con UNI una differente e nuova modalità di convenzionamento che consiste nel mettere a disposizione, per un anno, a favore dei 105 Ordini Italiani, un abbonamento gratuito per l’accesso al portale UNI e per la consultazione libera delle Norme. Tutti gli iscritti agli Ordini provinciali, secondo modalità e tempi che saranno definiti dalle rispettive segreterie, potranno usufruire senza limite e gratuitamente di questo servizio presso gli Ordini. L’attivazione di tale nuova convenzione, completamente gratuita anche per gli Ordini e le cui modalità operative saranno trasmesse con successiva circolare, sarebbe dovuta avvenire dal mese di Marzo 2020. La situazione attuale generata dall’emergenza sanitaria del Covid 19, ha suggerito di posticiparla ad una data nella quale sarà nuovamente possibile aprire gli Ordini agli iscritti.
A termine del periodo di durata di questa nuova modalità di servizio, il Cnappc valuterà, anche sulla scorta dei dati relativi al gradimento del servizio che gli Ordini forniranno, se rinnovare, annullare o modificare questa convenzione. Resta invece attiva ed è stata rinnovata la quota associativa con UNI che permette di mantenere un rapporto proficuo e costruttivo con tra i due Enti. Tale rapporto garantisce la permanenza dei nostri rappresentanti nei principali gruppi di lavoro che trattano argomenti affini alla nostra attività.”